L' aromaterapia

CHE COS'è L'AROMATERAPIA?


L'aromaterapia è l'antica arte di ricorrere alle essenze concentrate (o oli essenziali) estratte da alcune piante aromatiche per favorire, esaltare o ristabilire salute e benessere fisico, mentale ed emotivo. Gli oli essenziali sono sostanze volatili, che, esposte all'aria, evaporano immediatamente. Disponibili in genere allo stato liquido, non sono assolutamente untuosi come l'olio di oliva, di semi di girasole o di canola.
Le essenze vengono estratte, in genere per distillazione in corrente di vapore, da divere parti di alcune piante, ossia da corteccia, foglie, petali, resine, radici, semi, fiori, erbe aromatiche. A essi si devono le svariate fragranze, caratteristiche di ciascuna pianta. Presenti nei vegetali in minuscole sacche situate tra le pareti cellulari, gli oli essenziali veicolano dei messaggi specifici con i quali partecipano a importanti funzioni, quali metabolismo, fotosintesi e respirazione cellulare. Possono,inoltre, favorire l'adattamento alle variazioni climatiche e ambientali, prevenire le malattie delle piante, allontanare gli insetti nocivi e attrarre quelli benefici, utili per l'impollinazione e la 
 riproduzione.




L'ANTICA STORIA DELL'AROMATERAPIA
 


 Da tempo immemorabile e in tutte le civiltà l'uomo si avvale delle proprietà terapeutiche e officinali delle piante.
E' documentato che gli antichi egizi utilizzavano oli essenziali estratti da benzoino, cedro, incenso, ginepro, mirride, rosa e sandalo per profumarsi la pelle, adornare il corpo, favorire la meditazione e preservare il benessere psicofisico. Facevano, inoltre, ricorso agli oli aromatici nei rituali religiosi e nelle operazioni di imbalsamazione.
Le erbe aromatiche venivano impiegate regolarmente da altre civiltà antiche. Oltre che per segnare il progresso spirituale individuale, gli indiani preparavano dei composti di oli estratti da gelsomino, mirride, anche a scopi cosmetici e come richiami erotici. I greci avevano un enorme rispetto per le proprietà medicinali delle piante. Essi erano soliti ungere ciascuna parte del corpo con oli diversi, in modo da potenziare la salute fisica e psichica. Gli antichi romani amavano ricorrere a quest'arte per bagni, cosmesi, igiene, massaggi e trattamenti medici, al punto che essa si diffuse in tutto l'impero.
La scoperta della distillazione da parte di un medico arabo nel decimo secolo rese molto meno complicata la preparazione degli oli essenziali, che vennero quindi utilizzati in maniera massiccia, soprattutto in Europa. Nel sedicesimo, diciassettesimo e diciottesimo secolo alcune comunità religiose scoraggiavano l'impego di oli e profumi che, per via della loro sensualità, erano considerati strumenti del maligno, un'arma di seduzione in più offerta slealmente alle donne. Nonostante questo tipo di intralci, tuttavia, la popolarità delle piante continuò  a crescere.
Sino all'avvento della medicina moderna le piante costituirono un patrimonio a cui attingere sia a scopi terapeutici e medico-popolari, sia cosmetici. 
Circa un secolo fa gli scienziati cominciarono a sintetizzare delle fragranze molto simili a quelle naturali. E tuttavia, benchè tali prodotti sintetici, a basso costo e facilmente disponibili, fossero privi delle proprietà terapeutiche degli oli essenziali, essi andarono gradualmente sostituendo questi ultimi in ambito cosmetico e farmacologico. 
Stregata dai prodotti artificiali, la società moderna scordò i benefici naturali apportati dall'aromaterapia a salute e bellezza. Al giorno d'oggi è noto che tali prodotti, solitamente derivati dal petrolio, provocano una serie di problemi ai consumatori, tra cui irritazioni cutanee e allergie. Essendo inoltre il petrolio una sostanza non degradabile, occorre tenere conto anche dell'impatto ambientale, che purtroppo il prezzo stampato sull'etichetta non rivela.
Oltre ai suddetti fattori, la recente rivalutazione dell'aromaterapia e la sua nuova, eccezionale poplarità si deve anche a un bisogno di prevenzione, a un maggior senso di responsabilità nei confronti del benessere psicofisico e a un desiderio sempre crescente di ritornare a uno stile di vita semplice e naturale.

GLI EFFETTI DEGLI OLI ESSENZIALI SULL'ORGANISMO

Gli oli essenziali hanno un effetto diretto innanzitutto sul senso dell'olfatto: essendo sostanze volatili, il loro aroma si diffonde nell'ambiente circostante, penetra nelle narici e raggiunge l'organo dell'olfatto, dove delle vibrisse simili a ciglia, disposte sopra a circa dieci milioni di cellule sensoriali, situate nella mucosa olfattiva che riveste l'epitelio nasale nella parte terminale della narice, raccolgono gli odori.
Ciascuna vibrissa è idonea a distinguere un solo profumo e funge pertanto da "chiave" , che consente di identificarlo o "scoprirlo".
Dopodichè l'informazione raccolta dalle vibrisse è veicolata dal sistema nervoso alla regione limbica del cervello, dove vivifica i ricordi e influenza emozioni e comportamento. Le sensazioni olfattive possono inoltre stimolare la produzione ormonale e, di conseguenza, indurre o frenare l'appetito, condizionare temperatura corporea, tassi ormonali, produzione di insulina, metabolismo, livello di stress, desiderio sessuale, nonchè la risposta immunitaria e il pensiero e le reazioni coscienti. IL sistema limbico agisce anche sul sistema nervoso: tutti i desideri, le motivazioni, gli stati d'animo hanno origine in tale distretto, così come le facoltà intuitive e creative. Oltre a potenziare la salute fisica, odori e profumi possono anche migliorare quella psichica.
Le reazioni fisiologiche e psicologiche sono indotte allorchè un determinato odore stimola il rilascio di neurotrasmettitori ed endorfine a livello cerebrale. Tali sostanze, simili agli ormoni, sono responsabili dell'insorgere di sensazioni gradevoli, di un senso di euforia e di una condizione di benessere generale. I neurotrasmettitori possono anche stimolare il desiderio sessuale, ridurre lo stress, eliminare il dolore e reinstaurare l'equilibrio emotivo.




                                                                                           

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